“LA FORZA DELL’INDEFINITO” E “LEONARDO E LA GIOCONDA: un rebus matematico”, studi su ricerche di Walter Cardellini

LA GIOCONDA

 

leonardodavincicelebration.org; http://www.celebrandoleonardo500.com; info@albertovincenzovaccari.it

2019 WILL MARK YEARS SINCE LEONARDO DIED

L’anno 2019 è il cinquecentesimo dalla morte di Leonardo

 

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PREMESSA  SU “LA FORZA DELL’INDEFINITO” di W. Cardellini

Si tratta di un denso studio-ricerca di tipo prettamente sperimentale, sulle ‘macchie’ leonardiane, teso ad appurare la presenza di forme note nei paesaggi di Leonardo. Secondo l’autore, è significativo, in quest’ ottica, che Leonardo da Vinci, nel suo ‘Libro di pittura’, non abbia mancato di valorizzare le proprietà suggestionanti della ‘macchia’ e delle “cose confuse” presenti in natura. Una natura in continua metamorfosi, portatrice di suggestioni misteriose. Una natura che, sicuramente, non mancò di affascinare e influenzare profondamente il pensiero e l’arte del geniale artista toscano. 

Per leggere il primo scritto “LA FORZA DELL’INDEFINITO” di Walter Cardellini, in pdf e con foto ingrandibili con pulsanti situati lungo il margine destro, cliccare su:

LA FORZA DELL’INDEFINITO

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PREMESSA su “LEONARDO E LA GIOCONDA: un rebus matematico”  di W. Cardellini

“La letteratura sulla Gioconda è senza limiti, come la sua fama” affermava André Chastel, noto storico dell’arte francese e studioso del Rinascimento italiano. Come tutti sanno, sul «quadro più celebre del mondo» sono stati scritti innumerevoli libri specialistici e divulgativi. Ciò nonostante, un’impalpabile nebbiolina che profuma di mistero continua ad ostacolare la piena comprensione di questa preziosa opera d’arte.

Gli artisti sanno bene che l’arte non può essere considerata solo come un fenomeno squisitamente culturale ed astratto, questa ha anche una dimensione molto concreta che si identifica in misure di spazi, composizioni e superfici. Per dominare certi aspetti c’è bisogno della geometria, senza trascurare la ricerca dell’armonia proporzionale a suo tempo  teorizzata da fior di intellettuali dell’arte come Leon Battista Alberti, ecc.. Nel caso di Leonardo, la ricerca dell’armonia platonica non deve neppure essere dimostrata, se sono sue le illustrazioni dei solidi platonici presenti nel De divina proporzione scritto da Luca Pacioli nel 1497.

Leonardo era ben conscio di quello che faceva per cui, pare abbastanza ragionevole supporre che il Nostro abbia trovato particolarmente armonioso il rapporto tra l’apotema e il lato del pentagono regolare e che lo abbia usato per definire le dimensioni della sua Gioconda.

Questa breve premessa chiarisce in parte le ragioni per le quali si è ritenuto utile studiare un aspetto matematico ignorato dalla critica e che pare celarsi nelle misure della celebre Monna Lisa. 

Per leggere il secondo scritto, “LEONARDO E LA GIOCONDA: un rebus matematico” in pdf, cliccare su:

LEONARDO E LA GIOCONDA_un rebus matematico

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Lo studioso Walter Cardellini sarebbe disponibile a discutere sulle problematiche evidenziate dai suoi articoli_ricerche con altri studiosi interessati, per chiarirle, approfondirle ed eventualmente espanderle utilizzando, questo blog come riferimento.

A tal fine si allegano come coordinate la mail di un Editore del blog ilsillabario2013 (ao123456789vz@libero.it) e la mail dell’Autore (walter.cardellini54@gmail.com)

 

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Si possono leggere l’ultimo scritto della Triologia su LEONARDO E LA GIOCONDA di Cardellini cercando su questo blog.

POST DA CONTINUARE, PRECISARE, CORREGGERE…..

BREVE MEMORIA: VERBASCUM thapsus E LA BIODIVERSITA’, LA FAME NEL MONDO ed altro; di Piero Pistoia e Gabriella Scarciglia

A Roberto Nicolini (opinioniweb) è piaciuto questo articolo considerato fantastico, come da comunicazione (17-07-2019) di WordPress.com all’Amministratore del blog.

piero-pistoia-curriculumok (#)

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Per leggere il breve scritto iniziale in pdf di Piero Pistoia, cliccare su:

VERBASCUM thapsus, INTERVENTI MINIMALI E PROBLEMI PLANETARI – breve memoria

Per continuare, leggere sotto direttamente…

Per leggere i sette posts relativi ai ‘diari’ di un percorso floristico, cercare  in questo blog ‘percorso floristico!

Questi interventi, pur minimali, potrebbero funzionare anche come apprendistato a garanzia per chi già opera o vorrebbe operare nelle grandi strutture mondiali (veri e propri trust finanziari) invocate per risolvere questi problemi planetari, creando su esse una maggior fiducia da parte dei popoli.

Però, il problema accennato di fatto è davvero estremamente complesso e forse non risolvibile; almeno due sono i filtri certi in cui si perdono gli aiuti, uno negli apparati per mantenere attiva la struttura e l’altro in quelli politici che controllano il territorio di arrivo (capi tribù, stregoni…). Noi intanto ci sentiamo di affermare, come nostra opinione, che, sulla garanzia e fiducia in enormi strutture piramidali costituite da centinaia di umani dotati di libero arbitrio, auto-controllate ed auto-gestite che tendono in ogni caso ad auto-mantenersi (vedere da Google il ‘Paradosso di Godèl’), rimaniamo un po’ perplessi e con qualche interrogativo. Se non vogliamo prendere in considerazione anche il fenomeno dell’Enantiodromia eraclitea sul bene e sul male (leggere su questo blog cercando Enantiodromia), che gioca spesso un ruolo rilevante nelle strutture complesse!

In proposito, io e mia moglie Gabriella abbiamo da raccontare una storia vera a noi accaduta tempo fa senza precisare nomi di cose e persone. Al tempo della guerra nel Cossovo o subito dopo, conoscevamo, e lo conosciamo ancora,  un personaggio considerato da noi un caro amico da più di mezzo secolo (almeno da parte nostra), serio, affidabile, di natura buona e generosa, appartenente ad una di queste strutture, che periodicamente si recava  nei territori di guerra, certamente per fare del bene. Si decise allora di consegnargli un certo pacchetto di dollari, secondo le nostre possibilità, non per trasferirli alla struttura, ma per portarli con sé e, se avesse incontrato in quel territorio disastrato per es., una donna con figli, a suo parere, avrebbe dovuto consegnare i dollari direttamente nelle loro mani. Questo accadde, mi sembra, per un paio di volte. La terza volta il nostro personaggio non poté partire per cui  avrebbe affidato il pacchetto ad un altro della stessa struttura con il solito incarico, ma, disse che non avrebbe potuto garantirci l’esito (certamente si riferiva alla consegna diretta a mano!). Questo evento, però, di preciso non esauriva il percorso futuro, e, se meditiamo su quanto accaduto senza essere prevenuti, forse potremmo continuare a ricavarne qualche risposta a qualche interrogativo e perplessità.

Piero Pistoia e Gabriella Scarciglia

QUARANT’ANNI ALL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE DI POMARANCE (PI, Italy) della prof.ssa Ivana Rossi, con prologo ed epilogo

PROLOGO DI IMPULSO FRA LE RIGHE…

ALLO SCRITTO DI IVANA; A CURA DEL DOTT. PROF. FRANCESCO GHERARDINI

IVANA ROSSI_GHERARDINI


Per leggere l’articolo definitivo, corretto dagli errori di trascrizione e battitura, cliccare su:

IVANA1

 

 

EPILOGO DI IMPULSO OLTRE LE RIGHE…

ALLO SCRITTO DI IVANA; A CURA DI UN EDITORE DI QUESTO BLOG

Riflettendo oltre le righe un editore del blog fa notare come in questo ‘caldo’ saluto al sistema scolastico ITIS di Pomarance non vengano ricordati  personaggi, pur al tempo attivi, di spicco e di punta (purtroppo!), sempre pronti a tendere l’arco… e questa dimenticanza ha probabilmente un senso. Ciò, forse, potrebbe corroborare l’ipotesi che nessun sistema complesso ovunque situato nell’Universo possa mai essere considerato un ‘Paradiso’,  ma si costruisce attraverso un continuo agitarsi, confrontarsi e scontrarsi all’interno di coppie fra opposti Principi, che, pur nominate con appellativi diversi nel corso della storia dei miti umani, sembrano nel contenuto rispettare i significati attribuiti alla coppia Yin-Yang (vederne sopra il simbolo): emblematico, maschile-femminile, ma, per altri versi, tenebre-luce, male-bene, morte-vita, ecc.. Sembra plausibile, allora, l’affermazione che, nei paradisi dei terrestri, si nascondano sempre serpenti spesso dotati di veleno (per lo più da invidia genetica, nella fattispecie)!

 

LA LETTERATURA DISTOPICA di Andrea Pazzagli

La letteratura riscrive modelli distopici di cultura sociale in divenire (indesiderabili, spaventosi, opposti all’utopia),  a partire dal ventesimo secolo e nei primi anni del secolo successivo fino ad oggi, aperti, sembra, ad un futuro sempre più incerto per l’umanità.

L’Editore

Per leggere l’articolo di Pazzagli in pdf cliccare su:

DISTOPIA

Dello stesso autore sono in programmazione ulteriori riflessioni e precisazioni al margine dell’articolo precedente e un’analisi e commento sul film-icona nominato, “Blade Runner”.