“NATURA: UNA FARMACIA SEMPRE APERTA”; di Benedetto Randazzo

Per certificare che gli alberi, i boschi e le foreste fanno bene alla salute, basterebbe ricordare che il farmaco forse più usato al mondo, l’aspirina brevettata dalla Bayer e tutti i prodotti analoghi con identico principio attivo, derivano indirettamente dall’estratto di corteccia del salice.

Dai rami, originariamente, si ottenne l’acido salicilico, che poi per derivazione acetilata industriale è diventato l’acido acetilsalicilico: quello che, in pastiglie, compresse effervescenti o bustine, usiamo per la febbre, il mal di testa, i dolori muscolari e le infiammazioni.

Già, le foreste sono esse stesse una medicina, come è stato ricordato nella Giornata mondiale a loro dedicata sul tema della gestione sostenibile e dell’uso delle risorse forestali come essenziali per la sicurezza alimentare, il mantenimento della biodiversità, il contrasto ai cambiamenti climatici ma anche per la salvaguardia della salute, contribuendo quindi alla prosperità e al benessere delle generazioni attuali e future. Tra boschi e benessere il legame è antico, questo è oramai noto…

In Giappone da decenni si pratica lo Shinrin- Yoku: avvolgersi e circondarsi di alberi, per migliorare le attività vitali. Solo una filosofia? No, come hanno dimostrato gli studi della Nippon Medical School di Tokyo: chi si immerge nella foresta e inala l’aria purificata dagli alberi ha un abbassamento della pressione sanguigna, una riduzione della frequenza cardiaca, una minore sensibilità allo stress, un miglioramento del proprio sistema immunitario….

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