1-RASENNA, dott. Gabriele Cateni
2-Origine degli Etruschi, dott. prof. Paolo Ferrini
3-L’Ombra della sera, dott. prof. Paolo Ferrini
4-La Religione degli Etruschi, dott. prof. Paolo Ferrini
5-Vita quotidiana degli Etruschi, dott. prof. Paolo Ferrini
6-Le prime case degli Etruschi, dott. Gabriele Cateni
7-Etruria madre di tutte le superstizioni, dott. Gabriele Cateni
8-L’ombra dell’Ombra della sera, dott. Franco Gatto
9-Commento veloce all’articolo L’ombra dell’ombra della sera
10-GLI ETRUSCHI: UN PERCORSO DIDATTICO
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 1 1998
RASENNA
Dott. Gabriele Cateni, già direttore del Museo Guarnacci, Volterra
2-Origine degli etruschi, dott. Paolo Ferrini
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 1 1998
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 3 1997
4-La religione degli Etruschi, dott. Paolo Ferrini
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 2 1997
5-Vita quotidiana degli Etruschi
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 3 1998
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 3 1998
LE PRIME CASE DEGLI ETRUSCHI
Dott. Gabriele Cateni, già direttore Museo Etrusco, Volterra
7-Etruria madre di tutte le superstizioni
Testo rivisitato da il ‘Sillabario’ n. 2 1997
8-L’ombra dell’Ombra della sera
SEGUE ARTICOLO RIVISITATO DA VOLTERRA 7 (da sottoporre a controllo!)
sia derivato dalla diretta modellazione di un cero o dalla ovvia semplificazione della colata, certamente meno impegnativa per un oggetto a ridotte dimensioni trasversali.
L’elevata qualità dell’opera, la rifinitura a bulino di alcuni particolari dimostrano, però, la buona capacità dell’artista, per cui preferiamo continuare a pensare alla suggestiva idea della ricerca di un particolare effetto mistico ed al collegamento con l’effetto ombra (mattutina o serotina).
FRANCO GATTO E’ LIBERO DOCENTE PRESSO L’UNIVERSITA’ DI MILANO: già direttore dell’Istituto Sperimentale dei metalli leggeri di Novara.
9-Commento veloce all’articolo ‘L’ombra dell’Ombra della sera’
COMMENTO ALL’ARTICOLO “OMBRA DELL’OMBRA DELLA SERA”
Io, Semplicio, in una lunga discussione argomentativa con l’ing Sagredo, a proposito dell’ombra della sera, siamo arrivati alla conclusione che nessun sistema ottico-sorgente-luce potrebbe trasferire una figura di un un giovinetto nell’ombra della sera, se non in ambito complesso. In ambito complesso potrebbe accadere di tutto, anche un trasferimento di un dio minore zoomorfico alla fiamma del focolare nella stessa Ombra della sera! Perchè plausibilmente l’ombra della sera mantiene invariate le dimensione del capo, del volto e delle mani, e forse del sesso e dei piedi, cioè delle parti che più individuano e caratterizzano l’oggetto iniziale e quindi il suo ricordo (un giovinetto), e deformano invece le altre parti meno rilevanti per la memoria, non necessariamente, neppure esse, in maniera lineare e quindi non è riducibile il processo ad un esperimento fisico né con lenti cilindriche né con altre simulazioni di ottica geometrica proiettiva. Il modo infine come vengono deformate quest’ultime, risente certamente poi, del desiderio dell’artista di infondere spiritualità all’opera, per es., in un allungarsi sofferto verso il cielo di queste membra modificate, come le fiamme del focolare. Ma la cosa più misteriosa ed inaspettata, secondo noi, è l’osservare la restituzione ottica dell’efebo etrusco, che si concretizza, almeno dalle foto presentate, stranamente, in una forma assai vicina ad un dio etrusco minore, per es. del focolare, zoomorfo, caricando ancor di più di spirito ed anima la statuetta.
Sagredo e Semplicio
10-‘GLI ETRUSCHI: UN PERCORSO DIDATTICO’
GLI ETRUSCHI: UN PERCORSO DIDATTICO
Dott. prof. Paolo Ferrini, preside