LA POESIA ARCANA DEL POETA VOLTERRANO MARCELLO VANZI con intermezzo; a cura di Piero Pistoia

INTERMEZZO: pittura di  Gabriella Scarciglia

MEMORIA DI PAESE

Ho riudito l’uccello piumato dei monti
librarsi davanti alle cattedrali di castagni
in questo silenzio universale di ricordo –
passaggio di un tempo felice di equinozi
quando tu – mia cara – accompagnavi
la mia trepida attesa sulle sponde
di questo paese appenninico –
e le acque dei torrenti scendevano
caste da altitudini polverose
e non c’era pensiero di morte
nei nostri occhi innamorati.
Ho riudito il passo della volpe
avvicinarsi nel brivido degli abeti –
anche allora parlavamo del rifugio
nelle sere di montagna – quando
i greggi transitavano da nord
e baciava il cielo le case del paese
con quelle ombre lunghe dietro Villa Ada
e silente il pensiero cadeva in spazi d’erbe.
Ora si torna nel perimetro sentimentale
più curvi – senza il fascino più di quelle attese –
ora i boschi ed i monti hanno il colore
crudele ed esangue delle cose perdute –
ora il paese conduce le sue gemme in questa estate –
non più pastori a chiamare crepuscoli
non più le onde degli antichi abbracci –
andiamo cara – nel vortice esasperato
di giorni ed albe lunari – nostro dolce paese – addio

(Marcello Vanzi)

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(Marcello Vanzi)

 

Per leggere la poesia di Vanzi dal titolo “Frammenti” in pdf, trasferita dalla “Spalletta” del 19-06-2018 (direttore PIETRO GASPARRI) cliccare su:

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