A Roberto Nicolini sta piacendo questo post
A nostro avviso Il modo di poetare dell’autrice è ‘denso’ di Anima e Natura quasi in un dolce abbraccio metamorfico, nostalgico e talora provocatorio, ma sempre coinvolgente.
CANTO NOTTURNO
Sono la notte stremata che volge al termine
Sono il manto boschivo
Il faggio e l’acero e il carpino
Sono il rapace notturno che si congeda.
Sono muschio odoroso e scuro
Come il sentiero che percorro
E il mio pensiero si condensa in stille di rugiada
Sono la goccia che fa splendere nel buio il ciclamino
Il segreto che la notte sussurra all’orecchio del mattino.
Poesia ripresa da blog ‘acutamente’ (la mente è tutto in potenza ed in atto niente); se l’autrice, e le autorità del blog sono in disaccordo, in breve sopprimeremo questo post, se avvertiti alla mail ao123456789vz@libero,it
Da continuare….